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La reintegrazione individuale 

attraverso il silenzio (1/2).

Rifondare l'individuo.

Nei miei precedenti articoli dedicati all'uomo, alla donna e alla sterile competizione che nei tempi moderni domina i rapporti di coppia [1], abbiamo visto come la maggioranza di noi (maschi e femmine) abbia smarrito (anzi, in molti casi, non abbia mai cercato né tanto meno trovato) quella completezza interiore che potrebbe renderci veri individui. Nel senso di: INDIVIDUO = non divisibile = indivisibile. Ho inoltre già spiegato che la chiave per tornare integri sta nell'onorare quella bipolarità (archetipica ed energetica, spirituale e psicofisica) che ci caratterizza tanto strutturalmente quanto funzionalmente. La rifondazione dell'individuo passa dunque attraverso la riscoperta, l'accettazione e la valorizzazione della propria bipolarità. 

In questa sede intendo focalizzarmi sul silenzio, inteso come chiave operativa per indurre la suddetta reintegrazione polare. L'equazione che andrò sviscerando in questo scritto è la seguente:

  • SILENZIO = equanimità = non giudizio = bipolarità = reintegrazione individuale (formula estesa);

  • SILENZIO = fondamento dell'Io [sono e vivo] (formula breve).

NOTE:

[1]: soprattutto eterosessuali, perché nel caso delle coppie omosessuali il conflitto è più con la società ed i partner tendono a spalleggiarsi l'un l'altro contro le discriminazioni che percepiscono, reali o presunte che siano.

Il doppiamente duplice volto del Silenzio.

Quando consideriamo l'ampia fenomenologia del silenzio, sulla base delle polarità interiore/esteriore e benefico/malefico, possiamo trarre 4 grandi categorie:

  1. SILENZIO INTERIORE BENEFICO: è quello che conseguiamo praticando tecniche di Meditazione, o dopo un orgasmo sessuale. E' caratterizzato da un'assenza di pensieri, o quanto meno dalla facilità nel lasciarli scivolare via, e dall'intensificazione dell'esperienza del momento presente. Anche lo svolgere un lavoro (manuale soprattutto, ma anche intellettuale a patto che si tratti di qualcosa di creativo) che venga percepito come appagante può indurre questa preziosa quiete interiore;

  2. SILENZIO INTERIORE MALEFICO: è quello del cieco conformismo, della tacita sottomissione ad istituzioni e personaggi corrotti e ai dogmi da essi veicolati. Si tratta quindi della mancata attivazione della coscienza etica e della critica-mente (= senso critico), anche di fronte ad abusi evidenti. E' dunque una modalità passiva di ricezione ed accettazione del falso, da cui scaturisce inevitabilmente anche la piena complicità con le ingiustizie associate alle menzogne che vengono prese per buone;

  3. SILENZIO ESTERIORE BENEFICO: è quello della compassione, caratterizzato dal non dire per non ferire o dal tacere per evitare inutili lotte con chi non vuole ascoltare;

  4. SILENZIO ESTERIORE MALEFICO: è quello dell'omertà, della compiacenza con chi compie soprusi legata al timore di esporsi per contrastarli e/o ai benefici ottenuti tacendo.   

Inutile dire che, per attualizzare la funzione vitalizzante del silenzio rispetto alla propria reintegrazione come individui, occorre coltivarlo nelle sue due forme benefiche astenendosi il più possibile da quelle malefiche. 

Il silenzio esteriore benefico: una scuola di benevolenza.

Imparare a non avviare inutili dispute, con interlocutori incapaci d'intendimento o non disposti all'ascolto, è segno di grande intelligenza. Non significa adattarsi o piegare le proprie esigenze a quelle altrui, bensì scegliere di conservare quelle preziose energie che andrebbero sprecate ove ci si cimentasse nel voler convincere qualcuno che è sordo per propria volontà o che non ha gli strumenti (cognitivi, emozionali, culturali, eccetera) per comprendere quanto vorremmo trasmettergli. Quindi l'arte del "tacere per non infierire" va intesa non come l'ennesima trovata buonista, di cui di certo non abbiamo alcun bisogno in questi tempi di lupi travestiti da agnelli, bensì come un atto di amore per se stessi: una sana, egoistica ma non egocentrica [2], benevolenza nei propri confronti. 

NOTE:

[2]: concordo con Osho nel definire l'egoismo come sano amore per se stessi e l'egocentrismo come focalizzazione narcisistica su di sé. Laddove il secondo è patologico, e genera comportamenti non etici di sfruttamento del prossimo, il primo è invece del tutto legittimo.   

Il silenzio interiore benefico: conquista o seduzione?

La chiave più importante per sedurre il silenzio, invitandolo ad abbracciarci, consiste nel filtrare e selezionare gli stimoli ... esterni innanzitutto, e poi anche interni. Si tratta di mettere dei filtri, in modo tale da rendersi selettivamente permeabili solo a stimoli selezionati in quanto nutrienti, e non intossicanti, per il proprio essere. Il che spiega la fondamentale utilità del primo filtro, quello da applicare alle numerosissime informazioni da cui siamo oggi bombardati h24. E' necessario che di questa moltitudine di stimoli, cognitivi di base ed inevitabilmente impattanti anche sul piano emozionale, solo ad alcuni sia permesso di entrare nella propria coscienza. Chiunque lasci penetrare in profondità (INTROIEZIONE) ogni informazione e notizia [3], senza discernimento alcuno, va incontro:

  • nel migliore dei casi, ad una diffusa confusione mentale associata a stress cronico (ossia la condizione mentale tipica dell'uomo/donna moderno);

  • nel peggiore dei casi, ad un autentico crollo psichico con conseguente panico e/o scompensi psichiatrici.

Il secondo, vitale filtro da apporre, è quello che deve proteggerci dai contenuti e dalle emozioni che noi stessi generiamo in risposta alle situazioni (soprattutto problematiche) che ci troviamo a fronteggiare. Qui la minaccia non è una invasione di contenuti esterni nella propria psiche, bensì l'opposto: il riversamento di contenuti interni inappropriati o poco funzionali su situazioni di vita sociale e pratica. Dal punto di vista psicologico, il meccanismo chiave implicato è quello della PROIEZIONE.

 

Considerato che l'essere umano il quale aspiri ad una vita consapevole e responsabile deve necessariamente mantenere la guardia alta in merito ad entrambi questi pericoli (introiezione e proiezione di contenuti tossici), riesce difficile credere che abbia anche la forza di approcciarsi al silenzio in modo volitivo e attivo. Quindi è inappropriato dire che possiamo conquistare il silenzio. La buona notizia è che, quando i due filtri funzionano adeguatamente, si riesce a mantenere uno stato di pace interiore nonostante l'impegno richiesto per mantenerli attivi. Più utilizzare i propri filtri diviene automatico, minore sarà inoltre lo sforzo richiesto per farli funzionare. Quindi viene il giorno in cui è il silenzio a bussare, senza neanche averlo cercato. In breve, a quel punto è il silenzio ad essere sedotto da chi ha saputo mantenere sostanzialmente pulito lo schermo della propria psiche [4].  

NOTE:

[3]: i cui principali fornitori sono:

  • TV e stampa "Mainstream": qui si va dal superficiale ed inutile al falso e manipolatorio. Tutto ciò che proviene dalla corrazzata globalista, sedicente "neoliberale", deve essere trattato come materiale radioattivo e cancerogeno per la coscienza (= consapevolezza);

  • Internet: dalla grande Rete Web, con i suoi milioni di Siti, proviene di tutto. E' possibile pescare perle in ruscelli purissimi, come anche avvelenarsi in canali di scolo di materiali inquinanti. Quindi la parole chiave deve essere: VALUTAZIONE CRITICA dei contenuti e del loro proponente;    

[4]: il concetto che ho appena espresso è alla base di ogni serio cammino spirituale, e precisamente della fase purificatrice iniziale (il "SOLVE" alchemico). Questa è propedeutica alla successiva reintegrazione e ristrutturazione della personalità, che coincide con il "COAGULA" alchemico.

Silenzio e vuoto: il grande ventre cosmico.

<<Non c'è solitudine senza silenzio, e il silenzio è tacere ma è anche ascoltare>>.

(Eugenio Borgna, psichiatra e saggista).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il silenzio (sempre di tipo interiore e benefico) porta con sé i doni della solitudine e dell'ascolto. La prima è un godere in se stessi di se stessi e del momento presente, incluso anche l'ambiente circostante; il secondo è uno stato di profonda ricettività, in grado di accogliere ben più che il solo linguaggio verbale. Quindi, con il vero silenzio, otteniamo anche:

  • la solitudine, che è l'opposto dell'isolamento [5];

  • l'ascolto profondo, di tipo meditativo, che è l'opposto di quella sorda logorrea caratterizzante tutti coloro che rifuggono il contatto con se stessi e preferiscono pendere dalle labbra di altri (istituzioni, politici, economisti, giornalisti, eccetera) per non doversi assumere la responsabilità delle proprie azioni.

Ai suoi più alti livelli, il silenzio interiore si fa mistico. A quel punto, diviene Silenzio. Quando ciò accade, finalmente la mente razionale [6] tace e diviene possibile sintonizzarsi sulle ispirate frequenze di ascolto dell'intuizione animica. Ciò significa che si entra in connessione con il grande ventre cosmico della potenzialità pura, ciò che la Fisica Quantistica definisce come "Matrice (o Matrix) subatomica".

NOTE:

[5]: isolamento = uno stato di penoso malessere e disagio, in cui ci sente soli ed abbandonati perché il supporto o apprezzamento sociale desiderato non arriva.

[6]: e con essa il tempo lineare.

Il silenzio come terapia a costo zero, fobicamente temuta.

 

<<Ad ogni male ci sono soltanto due rimedi: il tempo ed il silenzio>>.

(Alexander Dumas - figlio).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il silenzio è terapeutico, perché quando ci si stacca dai grovigli di pensieri che come rami secchi ci intrappolano si esperisce una pace ormai dimenticata: quella dell'esserci, con l'interezza del proprio essere! In quegli attimi si è totalmente assorbiti nel "qui ed ora" (presente), e alieni al richiamo del "là e allora"; di conseguenza, non vi è spazio né per le zavorre del passato (rimpianti e rimorsi) né per quelle del futuro (angosce, paure, e desideri ossessivi). Quanto sia malata e deviata la società del Capitalismo globalista ce lo dice proprio l'atteggiamento fobico della stragrande maggioranza della popolazione mondiale (almeno quella residente nelle zone industrializzate) nei confronti di questa terapia a costo zero: terapia innanzitutto psichica, e nei casi in cui si riesca a raggiungere uno stato di autentico Silenzio anche fisica nella misura in cui le onde cerebrali theta (quelle associate ad un profondo rilassamento, con una frequenza tra i 4 e i 7 hertz) favoriscono la rigenerazione cellulare e tissutale. Parimenti, contribuiscono anche a quella reintegrazione coscienziale di cui parlerò più a fondo nella seconda e conclusiva parte di questo articolo. 

Statua di Buddha
Cascata di Lamon
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