Il "Progresso" che non controlli (parte 3/3): l'esperimento di cui sei cavia.
C'era una volta il consenso informato.
Qui in Italia la maggior parte della gente [1] non se ne è ancora accorta, ma stiamo per partecipare al più grande esperimento (mala)scientifico mai realizzato: l'implementazione della Rete di quinta generazione, più semplicemente nota come 5G. Se questo progetto sperimentale procede indisturbato, volenti o nolenti tutti ne saremo presto travolti senza neanche aver avuto la possibilità di prestare o meno il nostro "Consenso informato". Quest'ultimo, lo ricordo brevemente, sta ad indicare la sana e dovuta prassi, eticamente basilare tanto nella ricerca scientifica quanto in Medicina, di informare il potenziale soggetto sperimentale o il paziente in merito allo scopo, ai benefici e ai rischi di ciò che gli si propone di fare (cosa ben diversa dall'imporre di subire). Eppure, per l'innovazione tecnologica oggetto di analisi in questo articolo, nulla di tutto ciò è stato fatto. Né viene tenuto in minimo conto quel "Principio di precauzione" che dovrebbe accompagnare e precedere l'introduzione di ogni nuova tecnologia, soprattutto quelle di cui si prevede un'implementazione massiva e su larga scala. Con un modus operandi assolutamente dittatoriale, la casta dei politici e quella dei tecnocrati hanno invece stabilito a tavolino ed unilateralmente sentenziato [2] che il 5G abbia da farsi.
NOTE:
[1]: <<In tutt'altre faccende affaccendata>>, direbbe il Manzoni. Come se il calcio, o le finte contrapposizioni ed i teatrini di una classe politica marcia quasi nella sua interezza, o più banalmente la cura del proprio piccolo orticello, avessero una qualche rilevanza di fronte al treno che ci sta per essere scagliato addosso a tutta velocità!
[2]: alla stessa stregua del Don Rodrigo di manzoniana memoria (il quale stabiliva con spavalda prepotenza che a Renzo e Lucia non dovesse essere permesso di sposarsi), con l'unica differenza che qui si vuole imporre qualcosa anziché la sua negazione.
La grande utilità del 5G.
Con le connessioni 4G, abbiamo raggiunto livelli di velocità perfettamente adeguati per scaricare i File di nostro interesse, anche di grosse dimensioni, in tempi relativamente brevi (qualche ora, anche per i Film ed i Videogiochi più corpulenti in termini di spazio occupato su hard disk. Solo in rarissimi casi si possono superare le 10 ore, e in genere ne bastano tra le 2 e le 4). I promotori del 5G promettono che, con quel tipo di Rete, questi tempi sia accorceranno drasticamente. Questo vorrebbe essere il loro primo "Cavallo di battaglia", ma ce ne sono anche altri. Qui di seguito li elenco ed analizzo tutti:
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<<Scaricherai un Film in 10 minuti!>>.
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COMMENTO: non soffro di incontinenza; posso aspettare tranquillamente qualche ora, e mentre il mio computer scarica i File dedicarmi ad altro! Di certo questo presunto benefit non mi cambia la vita! Anzi, lo trovo diseducativo per le nuove generazioni nella misura in cui, in un mondo ancor più veloce e frenetico di quello odierno (che già ha ritmi inumani, in totale contraddizione con quelli dei cicli presenti in Natura), i bambini ed i giovani rischierebbero, ancor più di quanto accada già oggi, di crescere con la (fallace e pericolosa) smania del "Tutto e subito!"
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<<Potrai guidare a distanza la tua automobile!>>.
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COMMENTO: non sarei mai tanto irresponsabile e sconsiderato! Una guida a distanza, a mio modo di vedere, presenta come minimo 3 criticità:
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l'effetto Videogame: sembrerà di essere in videogioco automobilistico, il che potrebbe indurre atteggiamenti di guida decisamente meno prudenti di quelli abituali;
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il rischio di hackeraggio: nel momento in cui la propria automobile fosse connessa 24 ore al giorno, e comandabile a distanza, un hacker potrebbe impadronirsene e guidarla al posto del legittimo proprietario. Magari, per compiere un crimine! Nessun sistema di sicurezza è totalmente infallibile;
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l'opacità della responsabilità: quando un'automobile telecomandata andasse incontro ad un incidente, di chi sarebbe la responsabilità? Il conducente in remoto, o l'IA interna alla macchina che magari non ha risposto prontamente agli input che le erano stati inviati???
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- <<Potremo operarti a distanza!>>.
- COMMENTO:
- le operazioni in remoto già esistono e non richiedono l'implementazione di una Rete 5G;
- anche per i droni chirurgici utilizzati a distanza, si pone il medesimo problema di opacità della responsabilità che ho evidenziato a proposito delle automobili telecomandate. Il rischio effettivo è quello di creare un alibi universale per tutti gli errori chirurgici;
- COMMENTO:
- <<Si potrà avere in tempo reale le condizioni di una persona e ... iniettare magari, o rilasciare, una sostanza medica [3] che è necessaria per le condizioni della salute [...]>> (Vittorio Colao, 2019).
- COMMENTO: la possibilità di monitorare le altrui condizioni di salute in remoto, e soprattutto la possibilità di iniettare farmaci a distanza su soggetti magari neanche consapevoli di quanto viene loro fatto, parlano chiaro: il 5G si presta ad essere utilizzato per gravissime violazioni della privacy e dei più basilari diritti umani [4]. Per queste sue potenzialità, non può essere considerato una tecnologia di pubblica utilità.
Riassumendo: benefici sostanziali (a misura di essere umano) = zero! Tutti i prodigi di questa tecnologia, decantati dai suoi promotori, sono nei fatti autentici CAVALLI DI TROIA: doni apparenti, dalle mille insidie! Trappole per catturare la fantasia di gente sprovveduta ed incapace di pensiero critico, al fine di renderla ben disposta verso una tecnologia dall'ombra sin troppo ingombrante e minacciosa.
NOTE:
[3]: come sia possibile trasferire farmaci a distanza, ce lo spiegano il Dottor Massimo Citro ed il Fisico Dario Spera nell'intervista "QUANTUM DOTS E CONTROLLO DELL'UMANITA'", realizzata dal Giornalista Massimo Mazzucco.
[4]: <<La somministrazione di farmaci contro la volontà del soggetto è un crimine contro l'umanità>>. (Norimberga, 1945). E va detto che, nel caso del 5G utilizzato per inviare a distanza farmaci su soggetti non consapevoli, tale somministrazione farmacologica andrebbe a violare non solo il libero arbitrio individuale, ma anche quel diritto ad essere informati che ne costituisce la base. Quindi si passerebbe dal "Consenso informato" all'abuso nascosto. Anche ammettendo che il bersaglio di trattamenti farmacologici venisse preventivamente avvertito ed informato, niente vieterebbe al soggetto erogatore di inviargli sostanze o frequenze diverse da quelle dichiarate.
Impatto salutistico e rischi della Rete 5G.
Il 5G utilizza frequenze di banda corrispondenti alle microonde: da 3 GHz a 300 GHz, la frequenza dei radar militari. Onde di questa frequenza hanno due tipi di impatto: termico (innalzamento della temperatura degli oggetti irradiati) ed elettromagnetico (alterazione del campo magnetico biologico degli organismi viventi, con conseguenti danni organici di svariato tipo). Per poter funzionare adeguatamente, questa tecnologia richiede un'installazione capillare di migliaia di antenne e micro-antenne, non soltanto in luoghi pubblici (lampioni della luce e tombini nelle strade) ma addirittura sui balconi dei palazzi e dentro le abitazioni dei cittadini! E' inoltre previsto il lancio orbitale di decine di migliaia di satelliti, che dovrebbero irradiarci con onde provenienti dall'atmosfera [5]. Quindi, con l'avvento della Rete 5G, a meno che prima di implementarlo non si modifichino radicalmente le sue modalità di funzionamento (evitando innanzitutto di utilizzare micro-onde) e le correlate infrastrutture materiali, saremo tutti sottoposti ad un incessante bombardamento di radiazioni elettromagnetiche.
Sebbene i fautori e promotori di questa tecnologia insistano nel dire che la capacità di penetrazione delle onde da essa emesse sarebbe bassa, è già stato provato che le frequenze da essa utilizzate possono:
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danneggiare il DNA ed interferire con l’espressione genica;
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stimolare la proliferazione cellulare (e dunque creare un rischio di tumori);
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creare problematiche neurologiche e neuromuscolari;
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indurre stress ossidativo (e quindi produrre acidosi nei tessuti e nelle cellule, con conseguente incremento della predisposizione a tutte la patologie degenerative causata dall'inquinamento del terreno biologico individuale).
Occorre inoltre tenere presente che già le emanazioni delle Reti 3G e 4G si sono dimostrate tossiche per l'organismo umano. Nel 2011, lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come <<possibili cancerogeni per l’uomo>>; nel 2018, il National Toxicology Program e l’Istituto Ramazzini di Bologna hanno entrambi confermato che l'esposizione alle radiofrequenze della telefonia mobile può essere correlata a diversi tipi di tumori (incluso quello, di per sé rarissimo, alle cellule nervose del cuore). Il 5G prevede la copertura totale del territorio (incluse campagne, boschi, colline, montagne, spiagge ... dunque tutto ciò che sino ad oggi poteva offrire un'oasi di ristoro naturale dall'elettrosmog) e l'irradiazione a ciclo continuo; in conseguenza di questo, il campo elettromagnetico nell’aria passerà dagli attuali 6 V/m ad almeno 61 V/m. Risulta quindi prevedibile che il rischio di indurre effetti cancerogeni, rispetto al 4G, sarà amplificato all'ennesima potenza.
NOTE:
[5]: nello specifico, dalla termosfera e dall'esosfera.
Impatto ecologico del 5G: il verde genocidio.
Sin qui, ho evidenziato le principali criticità che questa nuova tecnologia presenta rispetto alla salute umana. Ora, è necessario sollevare un'altra questione di non minor rilievo per me: quella del danno ecologico. Le infrastrutture del 5G, dunque le sue antenne ed i suoi satelliti, emettono onde di frequenza suscettibili di subire l'interferenza di oggetti solidi (quali inferiate o lampioni). Tra questi "oggetti", rientrano anche le creature del regno di Flora: piante ed alberi. Stiamo parlando di esseri viventi, dotati di coscienza e sensibilità, che agli occhi di chi smania per implementare questa tecnologia sono invece soltanto ostacoli da abbattere. Nei fatti, nell'ultimo triennio (2018-2020) numerose amministrazioni comunali in tutta Italia hanno portato avanti campagne di disboscamento massivo [6] nei rispettivi territori di competenza.
In buona sostanza, nelle metropoli digitali che una manciata di oligarchi vorrebbero imporre a tutti come unico futuro percorribile, potremo scordarci di connetterci con Madre Natura; anche recandoci nel verde, saremo costantemente bombardati da radiazioni elettromagnetiche ed avviluppati dagli invisibili tentacoli della grande piovra tecnocratica.
NOTE:
[6]: molto ben documentate sempre da Massimo Mazzucco, nella sua video-inchiesta "5G: LA STRAGE DEGLI ALBERI".
Impatto sociologico: <<L'Internet delle cose>>, o la grande Rete che intrappolerà donne ed uomini trasformandoli in cose?
Il 5G stravolgerà la società per come la conosciamo; basta guardare ai principali imperativi di chi vuole imporlo su scala globale:
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SOSTITUZIONE DEL LAVORO IN PRESENZA CON LO "SMART WORKING", O TELELAVORO: si lavorerà sempre meno riunendosi in presenza, e sempre più a distanza con l'ausilio di Internet. Ci dicono che questo andrà a vantaggio di tutti, perché inquineremo meno e potremo lavorare da casa, ma va ricordato anche il rovescio di questa medaglia:
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una vita sociale molto più insoddisfacente ed eterea: fare contatto in remoto significa comunicare su base esclusivamente visiva ed auditiva. Tutto il canale cinestesico (gusto, olfatto e soprattutto tatto) manca, e dal punto di vista affettivo è senza alcun dubbio quello che permette la maggiore gratificazione;
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un forzato isolamento dei lavoratori, con conseguente ulteriore precarizzazione degli stessi e dei loro diritti dovuta alla difficoltà di coordinarsi per tutelarli. Questo significa che i datori di lavoro avranno vita ben più facile nell'imporre in modo unilaterale le loro esigenze e condizioni;
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una sin troppo ambigua demarcazione della vita privata da quella lavorativa. Ossia, nel momento in cui il lavoratore opererà la maggior parte del tempo dalla propria abitazione, il datore di lavoro potrà sentirsi legittimato a sconfinare pretendendo straordinari non retribuiti. Che si voglia andare esattamente in questa direzione è dimostrato dall'altro "Mantra" che solitamente viene associato al "Telelavoro", ossia: <<Si lavorerà per obiettivi!>>. Il che, in buona sostanza, significa che al datore di lavoro basterà dare obiettivi irrealistici ai propri lavoratori per costringerli a lavorare anche 16 ore al giorno;
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una forte perdita di privacy per i lavoratori: per quanto esposto in tutti i precedenti punti, anche la privacy domestica sarà inesorabilmente colpita e compromessa. Infatti il lavoratore dovrà necessariamente fare videochiamate e videoconferenze, mettendo a nudo parte della propria dimensione privata;
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DIGITALIZZAZIONE AD OLTRANZA, NON SOLO DELLE TRANSAZIONI COMMERCIALI MA ANCHE DEI SERVIZI STATALI: come ho già spiegato nella prima parte di questa trilogia di articoli, il 5G è l'infrastruttura tecnologica ideale per sviluppare e rendere operativo un sistema di controllo e coercizione dei cittadini basato sulle ID (Identità Digitali).
Tempo di bilanci: 5G, panacea o veleno?
Abbiamo visto che il 5G è una tecnologia pericolosa, le cui radiazioni risultano tossiche per la salute e possono persino compromettere l'integrità genica degli organici irradiati (piante, animali e umani). Abbiamo anche riscontrato che, già in fase di installazione, le infrastrutture necessarie per tale tecnologia richiedono lo sterminio di creature innocenti: piante ed alberi. Dal punto di vista sociologico e politico, inoltre, questa invenzione si presta sin troppo bene a divenire strumento di oppressione di intere popolazioni. Quindi la più che legittima domanda è: come mai tanta urgenza e fretta di completarlo?
Un amaro calice chiamato "Progresso".
Il "Progresso", nelle sue peggiori declinazioni di cui il 5G è la massima incarnazione, è un autentico calice di cicuta per l'ambiente e per l'umanità. E' dovere etico di ciascuna Anima con rettitudine nel cuore rifiutare ogni forma di "Progresso" tecnologico che non contempli il pieno rispetto per la Vita in tutte le sue declinazioni (vegetale, animale ed umana) e non sia mirata all'interesse collettivo. Nego quindi il mio consenso allo sviluppo di questa tecnologia.
Link e documenti utili:
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ALLEANZA ITALIANA STOP 5G: https://www.alleanzaitalianastop5g.it/
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MOVIMENTO FEDERALE EU: STOP 5G: https://www.movimentofederale.eu/petizione-stop-5g/
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APPELLO INTERNAZIONALE PER FERMARE IL 5G: https://www.5gspaceappeal.org/the-appeal

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